Isole minori, spinta verso l’utilizzo delle energie rinnovabili

 

 

Sono circa una ventina le isole minori non interconnesse con il sistema elettrico nazionale oggetto del recente decreto ministeriale (pubblicato in gazzetta ufficiale il 18 maggio 2017) per le quali sono stati stabiliti i tempi, le risorse e le modalità di potenziamento per la progressiva copertura del fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili.


Il decreto individua obiettivi minimi di sviluppo dell’utilizzo delle fonte rinnovabili da raggiungere entro il 31 dicembre 2020 e rimanda a successivi decreti gli obiettivi da raggiungere nel periodo 2021-25 e nel periodo 2026-30.

Prendendo ad esempio l’isola del Giglio, dove attualmente la produzione di energia elettrica avviane grazie ad una centrale elettrica che produce circa 10 Mwh annui, il decreto impone, oltre alla riduzione del 20 % della produzione elettrica annua convenzionale, l’installazione di 700 Kw elettrici e 780 mq di solare termico. Valori percentuali significativi sono principalmente imposti sulle isole più piccole, come l’isola di Capraia, dove la riduzione di energia elettrica annua convenzionale da raggiungere è del 50%.

Per agevolare il raggiungimento dell'obiettivo fissato per il 2020 il decreto promuove anche una fonte d'incentivazione: l'energia prodotta dai sistemi con pannelli solari termici e da impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili avrà diritto ad un'incentivo che varierà in funzione del tipo di energia prodotta: termica, elettrica, elettrica-autoconsumata, le cui modalità di erogazione, periodo di diritto ed entità, saranno determinati con provvedimenti dell’Autorità per l’energia.

Alcune indicazioni sono fornite per gli scaldacqua a pompe di calore, per i quali la remunerazione (pari al 50% della spesa sostenuta) è erogata in un'unica soluzione nel limite massimo di € 500 per prodotti con capacità inferiore o uguale a 150 litri e di € 850 per prodotti con capacità superiore ai 150 litri. Rendendo l'intervendo, d'ammodernamenteo dell'impianto di produzione di acqua calda sanitaria, di un 10% maggiore rispetto all'incentivo previsto con il conto termico.

Il decreto avvia un percorso che può trasformare le piccole isole in laboratori a cielo aperto, si legge sul sito del ministero, nel cui ambito sperimentare soluzioni innovative ed economicamente sostenibili su reti, impianti di produzione e utenze, con l’obiettivo di individuare le condizioni per rendere le fonti rinnovabili l’asse principale del sistema energetico delle isole, e di ottenere indicazioni utili anche per il futuro sistema nazionale.


In allegato il testo del decreto 17 febbraio 2017: Disposizioni per la progressiva copertura del fabbisogno delle isole minori non interconnesse attraverso energia da fonti rinnovabili.