Disponibile il nuovo software per la certificazione energetica: Docet

All’interno delle linee guida nazionali 2015 per le certificazioni energetiche è specificato che L’ENEA, entro il 1 ottobre 2015, adegua lo strumento di calcolo semplificato “DOCET” per tenere conto degli aggiornamenti introdotti dalle linee guida e dal decreto requisiti minimi. Di fatto il 3 ottobre 2015 è stato reso disponibile per il download versione del docet aggiornata alla nuova normativa, ma con l’impossibilità di stampare l’APE.

A due mesi di distanza il software è stato rivisto e dal 4 dicembre 2015 è disponibile per il download la nuova versione 3.15.12.42 che introduce la possibilità di redigere l’APE.

Oggi Docet risulta aggiornato alla procedura di calcolo prevista dalla norme tecniche UNI TS 11300-1-2 (revisione 2 ottobre 2014), UNI TS 11300-3, UNI TS 11300-4 e a quanto previsto dai nuovi DM 26 giugno 2015 in vigore dal 1 ottobre 2015 contenenti prescrizioni e requisiti minimi degli edifici e le nuove Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici.


DOCET viene classificato secondo la dicitura, “Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio”, secondo il livello di approfondimento “Metodo semplificato” Punto 4.2.2 (allegato I Linee guida) che prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso ricavati da indagini svolte direttamente sull’edificio esistente, per analogia costruttiva con altri edifici e sistemi impiantistici coevi, integrata da banche dati o abachi nazionali.

Il metodo di calcolo semplificato è applicabile esclusivamente agli edifici o alle unità immobiliari residenziali esistenti, con un limite sulla superficie.

Lo strumento è messo a disposizione sul portale nell’enea in forma gratuita previa registrazione, il prodotto vanta una grossa semplicità utilizzo con la possibilità di concludere un Ape già alla prima prova di utilizzo del software.

In ultimo ricordiamo che tra “i limiti” del prodotto (dovuti anche alla semplicità di utilizzo), l’impossibilità di utilizzarlo per destinazioni differenti dalla destinazione residenziale esistente, impossibilità di inserire due tipologie di impianto di riscaldamento, ed infine il software potrebbe non variare valori di trasmittanza per diverse tipologie di strutture opache in quanto per il calcolo della trasmittanza viene fatto riferimento agli abachi dell’Appendice A della norma UNI TS 11300 parte 1 che restringe il campo di selezione solo ai valori tabellati.