Attrezzature a pressione, attuazione della direttiva europea

Nel 2014 in gazzetta europea è stata pubblicata la direttiva 2014/68/UE che sostituisce la direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature sottoposte a pressione,

La direttiva PED si applica alla progettazione, fabbricazione e valutazione di conformità delle attrezzature a pressione e degli insiemi sottoposti ad una pressione massima ammissibile PS superiore a 0.5 bar, sono esplicitamente esclusi dal campo di applicazione termosifoni e i tubi negli impianti di riscaldamento ad acqua calda, ma vi potrebbero rientrare gli impianti di condizionamento sui quali è necessario operare processi di brasatura o saldatura.

La direttiva individua obblighi principalmente per i fabbricanti che devono garantire la conformità dei prodotti apponendo la marcatura CE conservando le documentazioni tecniche per anni, ma impone anche obblighi agli importatori e ai distributori.

Il campo di applicazione, rispetto alla precedente direttiva PED, non è variato per quanto riguarda tabelle di pericolosità, ma è variato nella la classificazione delle sostanze pericolose e di conseguenza la categoria di rischio. Sono ridefinite le responsabilità dei vari operatori economici, e sono state introdotti alcuni aspetti riguardanti l’aggiornamento normativo sulla tracciabilità degli scambi commerciali.

Il testo del Dpr del 15 febbraio 2016, pubblicato in gazzetta ufficiale il 4 Marzo 2016 dal titolo: “Attuazione della direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relativa alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione”, apporta modifiche al Dlgs 93/2000, introducendo il dettaglio dei nuovi obblighi per fabbricanti, degli importatori e dei distributori.

Non ritenendo opportuno entrare nel dettaglio delle nuove disposizioni, si evidenzia solamente la permanenza dell’obbligo di personale adeguatamente qualificato ed approvato da un’entità terza competente (patentino saldobrasatura), per le giunzioni effettuate su attrezzature a pressione di categoria II, III e IV, come riportato nell'allegato della legge.

Le categorie sono definite in base al tipo di impianto e/o apparecchiatura e al tipo di gas/liquido in essa contenuto, per alcuni impianti di climatizzazione la certificazione degli operatori potrebbe rendersi obbligatoria, proprio in funzione delle pressioni in gioco.

La certificazione per la saldatura o brasatura (patentino di saldatore) è ben distinta dal patentino del frigorista, comunque necessario per impianti di condizionamento contenenti gas fluorurati.